Era finalmente tra le mie braccia, lontano da
tutti , nascosti dal buio della notte, clandestini come due adolescenti.
Appoggiato al mio petto se ne stava
sdraiato in silenzio venerando la nostra
amata luna. Continuavo a baciarlo, ad accarezzargli
i capelli, chiedendomi se tutto questo fosse reale, ma in fondo non mi
importava, lui era li, accanto a me,
anche con quella pochissima luce, bellissimo come non mai. Non mi serviva altro tutto
il mondo era tra le mie braccia. Avrei voluto stringerlo sempre più forte, per
mostrargli tutto il mio amore, ma non
riuscivo a muovermi. Non potevo muovermi. Non volevo muovermi. Lui era tra le
mie braccia, ma la prigioniera ero io.
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